Salute e benessere delle persone non dipendono solo dalla cura delle loro malattie ma anche, e specialmente, dal prendersi cura della salute di umani, animali e vegetali che le circondano. La cura del benessere animale e vegetale tramite una corretta e specifica alimentazione, la scelta e la somministrazione di alimenti e integratori nutrizionali più adatti alle caratteristiche di animali e piante che le persone amano e di cui sui prendono cura, insieme a pratiche energetiche di connessione col mondo animale e vegetale, oltre che un compito nobile e utile in sé, si riflette anche sul benessere delle persone che, con l’auto del professionista Heilpraktiker, imparano a praticarla nella vita di tutti i giorni su animali e creature vegetali che li circondano.
Salute e benessere delle persone non dipendono solo dalla cura delle loro malattie ma anche, e specialmente, dal prendersi cura della salute di umani, animali e vegetali che le circondano. La cura del benessere animale e vegetale tramite una corretta e specifica alimentazione, la scelta e la somministrazione di alimenti e integratori nutrizionali più adatti alle caratteristiche di animali e piante che le persone amano e di cui sui prendono cura, insieme a pratiche energetiche di connessione col mondo animale e vegetale, oltre che un compito nobile e utile in sé, si riflette anche sul benessere delle persone che, con l’auto del professionista Heilpraktiker, imparano a praticarla nella vita di tutti i giorni su animali e creature vegetali che li circondano.
Il conseguimento del Diploma della Scuola Heilpraktiker attribuisce il titolo di Consulente in Nutrizione naturopatica della Scuola di Naturopatia Heilpraktiker, Diploma riconosciuto a livello europeo da Holistic Sciences Academy (HSA) l’Ente di formazione europeo che ha fondato le Scienze olistiche, da European Naturopathic School Association (ENSA), e in Italia dalla Federazione Italiana Naturopati.
In Italia, a differenza che in altri paesi europei dove i diplomi certificati da Ensa godono di riconoscimento internazionale come professione autonoma, la figura del Nutrizionista non esiste, perché non esiste un titolo legalmente riconosciuto che individua una professione regolamentata con un Albo professionale avente valore legale. Esistono medici, biologi, naturopati che si qualificano spesso come nutrizionisti anche quando non hanno conseguito una Laurea magistrale in Scienze della nutrizione umana.
Allo scopo di rendere l’attività di consulenza in materia di alimentazione, nutrizione e dietetica totalmente esclusiva, autonoma e indipendente da quella svolta da figure sanitarie, ENSA ha dato dispozione di definire il diplomato della Scuola di Nutrizione naturopatica Heilpraktiker come Consulente nutrizionale, anziché semplice nutrizionista, in modo da non ingenerare equivoci circa il fatto che la sua attività si svolge in forma di consulenza, in ambito sociale, educativo, formativo e culturale e non in forma di attività diagnostica e terapeutica, come quella svolta in ambito sanitario e clinico da altre categorie.
Il Consulente in nutrizione naturopatica, infatti, non ha il compito di formulare programmi dietetici e prescrittivi i quali siano imposti dalla necessità di intervenire su disturbi e patologie. Il suo compito è quello di educare il cliente a uno stile di vita alimentare più corretto in senso naturopatico, ossia sempre inserito all’interno di un programma olistico di ricerca del benessere e della qualità della vita, senza formulare banali piani dietetici, ma informando ed educando a vivere la propria vita in maniera coerente con i principi naturopatici, secondo i quali l’alimentazione svolge un ruolo legato allo stile individuale di vita e mai quello di pratica terapeutica.
L’alimentazione, secondo i principi naturopatici, non consiste solo, come banalmente sostengono medici e biologi, nell’introduzione di cibo nell’apparato digerente a scopo di sostegno metabolico, ma è tutto ciò che un individuo fa nel corso della sua vita per nutrirsi anche di informazioni, dati, nuove conoscenze ed esperienze. L’alimentazione non è solo biochimica, ma è alimentazione affettiva, sociale e culturale, ed è uno degli aspetti che caratterizzano l’ambito personale di scelte di vita di ciascuno.
La dieta, quindi, non è l’imposizione medica di un regime alimentare restrittivo limitato al cibo materiale, ma è un programma di vita che coinvolge tutti gli aspetti della vita della persona e che riguarda il modo in cui alimentare la propria mente, le proprie relazioni con gli altri e con l’ambiente, e come dare un significato alla propria vita che vada al di là della semplice introduzione di nutrienti, calorie e cibo materiale nell’organismo.
Quando una dieta non è imposta dal medico per motivi di prevenzione e cura di patologie, l’alimentazione va concepita come educazione alimentare: il cibo non è un farmaco, un nutraceutico, una sostanza che va assunta per curare qualche patologia o per prevenire malattie potenziali, ma è prima di tutto il modo in cui una persona ha scelto di alimentarsi, nel rispetto dei principi e delle norme universali che riguardano la scienza della corretta alimentazione. Secondo la consulenza naturopatica, l’alimentazione biochimica ha lo scopo di fornire energia per vivere, e non sostanze chimiche per prevenire e curare.
Quindi, il consulente nutrizionale informa il cliente sulle regole di una corretta alimentazione le quali siano universalmente accettate dalla comunità internazionale, ma aiuta il cliente a personalizzare la propria alimentazione con la massima libertà possibile, limitata solo dal buon senso, dalle regole generali di cui sopra e dal modo in cui il cliente stesso percepisce la bontà della sua alimentazione. La medicina dovrebbe intervenire sull’alimentazione individuale quando concreti dati suggeriscano al medico di imporre al paziente regole restrittive di alimentazione, ma al di fuori di queste situazioni, che restano di competenza medica, ogni cittadino deve vedersi riconosciuto il diritto di alimenatarsi dando la priorità alle sue ragionevoli esigenze, ai suoi desideri e al suo stile di vita, non sottoposto a imposizioni continue. Il ruolo del consulente diventa quello di assistere la persona, dopo che il medico ha escluso la necessità che essa si sottoponga a cure e a un regime alimentare restrittivo, a impostare il proprio stile di vita alimentare in modo che esso si armonizzi con un sano stile di vita naturopatico, secondo le sue esigenze, e nel rispetto delle sue attitudini, desideri, ambizioni di vita.
Il Consulente nutrizionista naturopatico è una figura professionale che la Costituzione e la legge italiana (art. 2229 e segg. del Codice Civile) riconosce, in quanto prestatore d’opera intellettuale, come legittimato a svolgere una attività di carattere informativo, formativo, educativo e consultivo in materia di alimentazione secondo l’approccio naturopatico.
Ciò significa, concretamente, che il consulente nutrizionista naturopatico non formula e non somministra cure, rimedi e diete alimentari con indicazione di alimenti e integratori specifici, quantità e tempi di assunzione dei medesimi, ma elabora insieme al cliente un programma dei stile di vita che inizia con la cura di una alimentazione corretta, secondo i principi universali e generali approvati dalla comunità scientifica internazionale, e si sviluppa attraverso la cura di ogni aspetto che favorisce il benessere del cliente, compresa l’attività fisica, la cura della mente e dello spirito, la cura della vita affettiva relazionale e sociale.
Quindi, la pratica della consulenza nutrizionale è pienamente legittima in quanto non sconfina mai nell’ambito di competenza delle professioni sanitarie, proprio perché il titolo di consulente nutrizionista si riferisce a una attività di consulenza che si svolge in ambito educativo, culturale e sociale e non in quello clinico sanitario.
Nessuno può impedire, per legge, che il consulente svolga la sua attività, in regola con la normativa fiscale e con partita IVA, fornendo la sua consulenza in materia di alimentazione, purché il programma di consulenza che il cliente intende adottare sia sottoposto all’autorizzazione del medico curante. Ciò perchè il Consulente Heilpraktiker si occupa di promozione del benessere, e quindi riconosce al medico la competenza esclusiva a valutare eventuali condizioni di alterazione dello stato di salute le quali sconsiglino l’adozione di un certo regime alimentare o di un certo stile di vita.
Allo stesso modo, le altre figure professionali, prive di competenze specifiche in nutrizione naturopatica, devono astenersi dal prescrivere stili di vita e comportamenti che riguardano la sfera del benessere e della vita privata della persona, e che solo quest’ultima, con l’eventuale assistenza di un consulente Heilpraktiker, può decidere di adottare, in piena libertà e autonomia.
Siamo lieti di mettere a disposizione il seguente manuale, scaricabile gratuitamente, che illustra e descrive nel dettaglio l'ambito di competenza della figura professionale del consulente in nutrizione.
Il conseguimento del Diploma della Scuola Heilpraktiker attribuisce il titolo di Consulente in Nutrizione naturopatica della Scuola di Naturopatia Heilpraktiker, Diploma riconosciuto a livello europeo da Holistic Sciences Academy (HSA) l’Ente di formazione europeo che ha fondato le Scienze olistiche, da European Naturopathic School Association (ENSA), e in Italia dalla Federazione Italiana Naturopati.
In Italia, a differenza che in altri paesi europei dove i diplomi certificati da Ensa godono di riconoscimento internazionale come professione autonoma, la figura del Nutrizionista non esiste, perché non esiste un titolo legalmente riconosciuto che individua una professione regolamentata con un Albo professionale avente valore legale. Esistono medici, biologi, naturopati che si qualificano spesso come nutrizionisti anche quando non hanno conseguito una Laurea magistrale in Scienze della nutrizione umana.
Allo scopo di rendere l’attività di consulenza in materia di alimentazione, nutrizione e dietetica totalmente esclusiva, autonoma e indipendente da quella svolta da figure sanitarie, ENSA ha dato dispozione di definire il diplomato della Scuola di Nutrizione naturopatica Heilpraktiker come Consulente nutrizionale, anziché semplice nutrizionista, in modo da non ingenerare equivoci circa il fatto che la sua attività si svolge in forma di consulenza, in ambito sociale, educativo, formativo e culturale e non in forma di attività diagnostica e terapeutica, come quella svolta in ambito sanitario e clinico da altre categorie.
Il Consulente in nutrizione naturopatica, infatti, non ha il compito di formulare programmi dietetici e prescrittivi i quali siano imposti dalla necessità di intervenire su disturbi e patologie. Il suo compito è quello di educare il cliente a uno stile di vita alimentare più corretto in senso naturopatico, ossia sempre inserito all’interno di un programma olistico di ricerca del benessere e della qualità della vita, senza formulare banali piani dietetici, ma informando ed educando a vivere la propria vita in maniera coerente con i principi naturopatici, secondo i quali l’alimentazione svolge un ruolo legato allo stile individuale di vita e mai quello di pratica terapeutica.
L’alimentazione, secondo i principi naturopatici, non consiste solo, come banalmente sostengono medici e biologi, nell’introduzione di cibo nell’apparato digerente a scopo di sostegno metabolico, ma è tutto ciò che un individuo fa nel corso della sua vita per nutrirsi anche di informazioni, dati, nuove conoscenze ed esperienze. L’alimentazione non è solo biochimica, ma è alimentazione affettiva, sociale e culturale, ed è uno degli aspetti che caratterizzano l’ambito personale di scelte di vita di ciascuno.
La dieta, quindi, non è l’imposizione medica di un regime alimentare restrittivo limitato al cibo materiale, ma è un programma di vita che coinvolge tutti gli aspetti della vita della persona e che riguarda il modo in cui alimentare la propria mente, le proprie relazioni con gli altri e con l’ambiente, e come dare un significato alla propria vita che vada al di là della semplice introduzione di nutrienti, calorie e cibo materiale nell’organismo.
Quando una dieta non è imposta dal medico per motivi di prevenzione e cura di patologie, l’alimentazione va concepita come educazione alimentare: il cibo non è un farmaco, un nutraceutico, una sostanza che va assunta per curare qualche patologia o per prevenire malattie potenziali, ma è prima di tutto il modo in cui una persona ha scelto di alimentarsi, nel rispetto dei principi e delle norme universali che riguardano la scienza della corretta alimentazione. Secondo la consulenza naturopatica, l’alimentazione biochimica ha lo scopo di fornire energia per vivere, e non sostanze chimiche per prevenire e curare.
Quindi, il consulente nutrizionale informa il cliente sulle regole di una corretta alimentazione le quali siano universalmente accettate dalla comunità internazionale, ma aiuta il cliente a personalizzare la propria alimentazione con la massima libertà possibile, limitata solo dal buon senso, dalle regole generali di cui sopra e dal modo in cui il cliente stesso percepisce la bontà della sua alimentazione. La medicina dovrebbe intervenire sull’alimentazione individuale quando concreti dati suggeriscano al medico di imporre al paziente regole restrittive di alimentazione, ma al di fuori di queste situazioni, che restano di competenza medica, ogni cittadino deve vedersi riconosciuto il diritto di alimenatarsi dando la priorità alle sue ragionevoli esigenze, ai suoi desideri e al suo stile di vita, non sottoposto a imposizioni continue. Il ruolo del consulente diventa quello di assistere la persona, dopo che il medico ha escluso la necessità che essa si sottoponga a cure e a un regime alimentare restrittivo, a impostare il proprio stile di vita alimentare in modo che esso si armonizzi con un sano stile di vita naturopatico, secondo le sue esigenze, e nel rispetto delle sue attitudini, desideri, ambizioni di vita.
Il Consulente nutrizionista naturopatico è una figura professionale che la Costituzione e la legge italiana (art. 2229 e segg. del Codice Civile) riconosce, in quanto prestatore d’opera intellettuale, come legittimato a svolgere una attività di carattere informativo, formativo, educativo e consultivo in materia di alimentazione secondo l’approccio naturopatico.
Ciò significa, concretamente, che il consulente nutrizionista naturopatico non formula e non somministra cure, rimedi e diete alimentari con indicazione di alimenti e integratori specifici, quantità e tempi di assunzione dei medesimi, ma elabora insieme al cliente un programma dei stile di vita che inizia con la cura di una alimentazione corretta, secondo i principi universali e generali approvati dalla comunità scientifica internazionale, e si sviluppa attraverso la cura di ogni aspetto che favorisce il benessere del cliente, compresa l’attività fisica, la cura della mente e dello spirito, la cura della vita affettiva relazionale e sociale.
Quindi, la pratica della consulenza nutrizionale è pienamente legittima in quanto non sconfina mai nell’ambito di competenza delle professioni sanitarie, proprio perché il titolo di consulente nutrizionista si riferisce a una attività di consulenza che si svolge in ambito educativo, culturale e sociale e non in quello clinico sanitario.
Nessuno può impedire, per legge, che il consulente svolga la sua attività, in regola con la normativa fiscale e con partita IVA, fornendo la sua consulenza in materia di alimentazione, purché il programma di consulenza che il cliente intende adottare sia sottoposto all’autorizzazione del medico curante. Ciò perchè il Consulente Heilpraktiker si occupa di promozione del benessere, e quindi riconosce al medico la competenza esclusiva a valutare eventuali condizioni di alterazione dello stato di salute le quali sconsiglino l’adozione di un certo regime alimentare o di un certo stile di vita.
Allo stesso modo, le altre figure professionali, prive di competenze specifiche in nutrizione naturopatica, devono astenersi dal prescrivere stili di vita e comportamenti che riguardano la sfera del benessere e della vita privata della persona, e che solo quest’ultima, con l’eventuale assistenza di un consulente Heilpraktiker, può decidere di adottare, in piena libertà e autonomia.
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